Nei luoghi di sepoltura, in particolare a novembre, il mese del ricordo dei defunti, le candele e l'illuminazione votiva sono spesso considerati una fonte di conforto. Portano un tocco di luminosità nell'oscurità dei cimiteri e aiutano ad accompagnare i nostri cari defunti nel loro viaggio verso la pace. Ma perché li usiamo? Questa pratica ha radici profonde nelle tradizioni religiose e spirituali che offrono conforto e speranza nei momenti di dolore.

Le candele votive vengono accese per onorare le persone che sono decedute, per dimostrare il nostro affetto nei loro confronti e per aiutarle nel loro percorso. Spesso l'accensione dell'illuminazione votiva comporta la preghiera o altri gesti religiosi. Si tratta di un atto di amore e di ricordo che aiuta a guidare le anime dei defunti verso la salvezza. L'usanza cristiana di accendere una candela accanto alla tomba ha un significato speciale: indica che i defunti hanno vissuto alla luce della fede e, come si dice l'Eterno Riposo, c'è la speranza che siano benedetti dalla luce perpetua di Dio. Al giorno d'oggi, le luci elettriche hanno sostituito le candele perché sono più pratiche e sicure: la cera delle candele può danneggiare facilmente le lapidi o i fiori secchi.

Per evitare danni all'ambiente e ridurre lo smog, le candele elettriche sono una buona opzione. Queste luci sono disponibili in diversi tipi, come le candele a LED, a batteria ed elettriche, che forniscono illuminazione senza richiedere frequenti sostituzioni o manutenzioni come avviene per le candele votive. In questo modo, lo scopo dell'illuminazione in onore del defunto viene raggiunto senza conseguenze dannose.

Il servizio cimiteriale di illuminazione votiva

L'illuminazione votiva indica il servizio di illuminazione nei cimiteri, nello specifico identifica la lampada che viene inserita sulle sepolture o all'interno delle cappelle private per illuminare il luogo di riposo del caro estinto. L'illuminazione votiva sulle sepolture viene solitamente attivata o disattivata su richiesta dei familiari rimasti in vita e proprietari della struttura nella quale è stata inserita la salma del defunto.

illuminazione votiva

L'attivazione del contratto di irradiazione votiva, nonché il suo riallaccio o la modifica dell'intestazione andranno dunque effettuati solo su richiesta dell'interessato, mentre la cessazione dello stesso andrà fatta entro l'anno in corso, per l'anno successivo. Solitamente i servizi legati ai cambi di intestazione e di indirizzo sono gratuiti. 

L'irradiazione votiva nei cimiteri del Comune di Roma è gestita da ACEA; per ricevere informazioni in merito, è necessario chiamare il numero 800130330. AMA regola invece l'irradiazione votiva del Cimitero Laurentino, ed è possibile contattarla al numero 0671320014. Per ricevere ulteriori notizie inerenti all'illuminazione votiva a Roma, chiamate infine il call center dell' URP dei Cimiteri Capitolini.

Il canone annuo per il servizio di illuminazione votiva ammonta a € 24,64. Nel momento in cui si stipula il contratto per il servizio di illuminazione votiva l’operatore vi chiederà sia i dati anagrafici dell’intestatario che la posizione del loculo che viene riportata sul contratto. L’attivazione avverrà fra i 30 e i 60 giorni dalla stipula.

Decesso dell’intestatario dell’illuminazione votiva

Se dovesse malauguratamente accadere che l’intestatario del servizio della luce perpetua muoia improvvisamente, è possibile, ovviamente, richiedere un cambio di intestazione riguardo al servizio di illuminazione cimiteriale, se invece il servizio non si volesse più proseguire, allora, può essere fatta la richiesta per avviare la cessazione del servizio di irradiazione votiva.

Spostamento del defunto

Se si presenta la necessità di spostare il parente defunto in un altro loculo, naturalmente, è possibile presentare richiesta per il trasferimento della luce perpetua, ovvero il servizio di irradiazione votiva, presso il nuovo loculo in cui verrà trasferito il defunto.

 

 

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