Epigrafe funebre: tutto il cordoglio che si può esprimere in questa iscrizione
Il nome epigrafe deriva dal greco antico “ἐπιγραφή”, che significa scritto sopra, ed è proprio una sorta d'iscrizione pubblica inserita su materiale cartaceo, o su supporti in pietra, marmo o metallo. L'epigrafe ha origini greche e romane e possono essere iscritte in luoghi all'aperto, al chiuso, o su un oggetto specifico, come nel caso dei monumenti o delle lapidi. Possono inoltre essere dipinte, incise solamente e persino realizzate tramite la tecnica del mosaico.
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L’epigrafe funebre
L'epigrafe funebre può essere inserita nei manifesti funebri affissi sui muri della città di residenza del deceduto, nei quali si annuncia la sua morte, nonché la data, luogo del funerale e di sepoltura. L'epigrafe funebre può altresì essere incisa sulle tombe e rappresenta spesso una frase significativa che ricordi, in modo pregnante e significativo, il defunto stesso. Si tratta di una sorta di omaggio nei confronti della persona defunta, un tratto distintivo. Può essere commissionata all’impresa funebre che segue il funerale oppure può essere scritta direttamente dai familiari, in modo che possano esprimere con le loro parole il dolore per il triste momento.
Anche se l’epigrafe funebre è una pratica che tutt’oggi si usa, risale ai tempi antichi, dove questi testi non venivano utilizzati solamente per omaggiare i defunti, ma anche per venerare gli dei e gli imperatori. In parole povere, questo tipo di manoscritto rappresenta un grande pilastro nella storia dei nostri antenati.
Chi ha il compito di scriverla?
L'epigrafe funebre viene solitamente richiesta direttamente all'impresa funebre che si occupa del funerale e che spesso dispone di molti epitaffi già preimpostati e pronte all'uso. Questa decisione deriva dal fatto che, la stesura di un testo così particolare, non è per nulla semplice, dei professionisti sicuramente sapranno soddisfare le vostre esigenze. È possibile trovare l'epigrafe che potrebbe fare al caso vostro anche navigando su internet e poi comunicarla all'agenzia di pompe funebri, anche se forse questa soluzione è la meno quotata, in quanto conferisce un senso di superficialità. Nonostante questo, on line ci sono numerosi siti dedicati a tale argomento, che presentano diverse frasi da poter scegliere e utilizzare per questa triste occasione, accompagnati da decorazioni adatte al momento.
Queste soluzioni sono certamente comode e agevoli, ma la cosa migliore da fare sarebbe quella di creare un'epigrafe funebre ad hoc personalmente. È vero, non tutti sono portati per la scrittura, soprattutto di un certo livello, ma le parole pensate da una mente esterna non potranno mai essere profonde e sentite quanto quelle scelte da parenti e amici. Solo loro infatti potrebbero ricordare, all’interno del testo, dei momenti passati insieme, o magari inserire una frase che diceva sempre il caro amico o parente defunto. Scrivere un’epigrafe personalmente, conferirà al testo tutto l’amore e il sentimento necessario a renderla unica ed inimitabile.
Bibliografia sull'Epigrafe Funebre
Ecco una selezione di testi autorevoli che trattano il tema dell'epigrafe funebre, l'arte della commemorazione scritta e il significato culturale delle iscrizioni funerarie:
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Toynbee, J. M. C. Death and Burial in the Roman World – Johns Hopkins University Press, 1996.
Un’analisi dettagliata sulle pratiche funerarie romane, con un focus sulle epigrafi e le iscrizioni commemorative come strumenti di memoria e status sociale. -
Halliday, W. R. Greek and Roman Folklore – Cambridge University Press, 2019.
Esamina le epigrafi funebri nell’antichità classica, evidenziando il loro ruolo simbolico e il linguaggio utilizzato per onorare i defunti. -
Curl, James Stevens. The Victorian Celebration of Death – Sutton Publishing, 2004.
Uno studio sulle pratiche funerarie dell’epoca vittoriana, con un'attenzione particolare alle epigrafi funebri e al loro stile poetico e sentimentale. -
Hall, Mark A. Stone Voices: The Epigraphy of Death – Oxford University Press, 2015.
Un testo che esplora la storia delle epigrafi funebri nelle culture occidentali, analizzando il significato delle parole scelte e il loro impatto emotivo. -
Noy, David. Jewish Inscriptions of Western Europe – Cambridge University Press, 1993.
Un’opera fondamentale per comprendere il valore delle iscrizioni funebri nella cultura ebraica dell’antichità, con esempi di epigrafi commemorative e la loro evoluzione.
FAQ sull'Epigrafe Funebre
1. Cos’è un’epigrafe funebre e qual è la sua funzione?
L'epigrafe funebre è un’iscrizione incisa su lapidi, monumenti o stele commemorative che riporta il nome del defunto, la data di nascita e di morte, e spesso una dedica o una frase simbolica.
- Funzione principale: Ricordare il defunto e lasciare un messaggio eterno sulla sua vita, personalità o valori.
- Aspetto culturale: Le epigrafi variano in base all’epoca e alla cultura; ad esempio, nell’antichità potevano includere invocazioni agli dei, mentre oggi spesso contengono messaggi affettuosi o versi poetici.
2. Quali elementi deve contenere un’epigrafe funebre?
Un’epigrafe funebre deve essere concisa e significativa. Gli elementi essenziali includono:
- Nome e cognome del defunto
- Data di nascita e di morte
- Un messaggio commemorativo (es. "Amato e mai dimenticato")
- Un eventuale riferimento religioso o poetico (es. "Riposa in pace", "Il tuo ricordo sarà eterno")
Può essere arricchita con simboli religiosi, immagini o citazioni celebri.
3. Quali sono le frasi più comuni nelle epigrafi funebri?
Le frasi nelle epigrafi variano in base alla tradizione culturale e religiosa. Alcuni esempi comuni:
- Frasi religiose: "Riposa nelle braccia del Signore", "Dio ha richiamato a sé un’anima buona".
- Messaggi affettuosi: "Sempre nei nostri cuori", "L’amore non muore mai".
- Citazioni celebri: "Non piangete la mia assenza, sono un soffio nel vento" (attribuito a una poesia anonima).
- Epigrafi latine: "Requiescat in pace" (RIP), "Memoria æterna" (Ricordo eterno).
La scelta della frase dipende dal desiderio della famiglia e dalla personalità del defunto.
4. Come scegliere un’epigrafe personalizzata per un caro estinto?
Per rendere un’epigrafe unica e significativa:
- Considerare la personalità del defunto: Se era una persona allegra, si può scegliere una frase positiva o poetica; se era devota, un versetto religioso.
- Ricordare un valore o un tratto distintivo: Ad esempio, per un genitore affettuoso: "Ha donato amore e sorrisi, vivrà per sempre nei nostri cuori".
- Inserire una citazione significativa: Può essere tratta da testi sacri, poesie o canzoni amate dal defunto.
- Mantenere la semplicità: Un’epigrafe deve essere chiara e immediata, evitando testi troppo lunghi o complessi.
5. Quali sono le differenze tra epigrafi funebri antiche e moderne?
Le epigrafi funebri si sono evolute nel tempo:
- Epigrafi antiche: Spesso erano lunghe e dettagliate, con riferimenti religiosi, genealogici e invocazioni agli dèi (es. "Hic requiescit filius magni ducis…").
- Epigrafi medievali: Più sobrie, spesso accompagnate da simboli religiosi (croci, angeli).
- Epigrafi vittoriane: Caratterizzate da eleganza e lirismo, con citazioni poetiche o bibliche.
- Epigrafi moderne: Sintetiche ed essenziali, con messaggi diretti e a volte personalizzate con immagini o incisioni.
L’epigrafe riflette sempre il contesto storico e il modo in cui la società affronta il ricordo dei defunti.