Le figure degli impresari delle pompe funebri, spesso soprannominati "becchini", hanno da sempre suscitato un misto di curiosità e timore nella società. Ma da dove deriva esattamente il termine "becchino"? E quali sono gli altri nomi con cui vengono chiamati questi professionisti? In questo articolo, esploreremo le perché l'addetto alle pompe funebri si chiama becchino e faremo una panoramica dei vari modi in cui gli impresari delle pompe funebri sono stati e sono ancora chiamati, analizzandone le ragioni storiche e culturali.

Le Origini del Termine "Becchino"

Il termine "becchino" sembra avere origini molto antiche. Alcuni storici lo fanno risalire all'epoca medievale, quando era comune utilizzare parole derivate dal latino per indicare determinate professioni. In particolare, il termine "beccus" indicava il becco di un uccello rapace o di un corvo, animali associati alla morte e al lutto sin dall'antichità.

Nell'immaginario collettivo, i corvi erano spesso associati a scene di cimiteri e sepolture, alimentando la paura e la superstizione riguardo al mondo dei defunti. Così, quando fu introdotto il ruolo dell'addetto alle pompe funebri, il termine "becchino" sembrò il modo più appropriato per designare chi si occupava delle pratiche funerarie, poiché richiamava simbolicamente l'idea della morte e del lutto.

Le Diverse Denominazioni degli Impresari delle Pompe Funebri

Ora sapete perché l'addetto alle pompe funebri si chiama becchino ma con il passare del tempo, la professione degli impresari delle pompe funebri ha assunto diverse denominazioni, spesso legate alle specificità culturali e linguistiche delle diverse regioni e paesi. Di seguito, esamineremo alcune delle terminologie più comuni e le ragioni dietro queste denominazioni.

Undertaker (Inglese)

Negli Stati Uniti e in altri paesi anglofoni, l'addetto alle pompe funebri è comunemente chiamato "undertaker." Il termine deriva dal verbo "to undertake," che significa intraprendere o assumersi la responsabilità di qualcosa. Questa denominazione riflette il compito dell'impresario funebre di "prendersi cura" dei defunti e delle cerimonie funebri.

Pompes Funèbres (Francese)

In Francia, gli impresari delle pompe funebri sono noti come "pompes funèbres." La denominazione rispecchia semplicemente la natura del loro lavoro, legata alle pratiche funerarie.

Bevessi (Tedesco)

In alcune regioni di lingua tedesca, gli impresari delle pompe funebri sono stati soprannominati "bevessi." L'origine di questo termine è incerta, ma si ritiene che possa essere correlato alle bevande alcoliche spesso offerte alle persone in lutto dopo i servizi funebri.

Balseiro (Spagnolo)

In alcune parti dell'America Latina, come in Argentina, è comune utilizzare il termine "balseiro" per indicare gli impresari delle pompe funebri. Questo termine deriva dalla pratica tradizionale di imbalsamare i corpi dei defunti.

Ma non finisce qui! Scopriamo i soprannomi buffi del becchino!

becchino

Sappiamo perché l'addetto alle pompe funebri si chiama becchino ma, nel corso degli anni, gli addetti alle pompe funebri hanno ricevuto diversi appellativi simpatici o gergali che riflettono un approccio leggero e scherzoso nei confronti della loro professione. È importante sottolineare che tali appellativi possono variare a seconda delle regioni e della cultura popolare, e vanno trattati con rispetto e sensibilità. Di seguito, alcuni esempi di appellativi simpatici attribuiti ai becchini: 

  • "Angelo Custode": Questo termine si riferisce ironicamente agli addetti alle pompe funebri come "custodi degli angeli" o "custodi dei defunti", sottolineando il loro ruolo di prendersi cura delle persone decedute.
  • "Sorriso Eterno": Questo soprannome può essere usato per indicare ironicamente la professione del becchino, riferendosi al fatto che essi lavorano in ambiti strettamente legati alla morte, pur mantenendo un atteggiamento positivo e "sorridente".
  • "Maestro delle Ombre": Questo appellativo gioca con il concetto di "maestro di cerimonie", attribuendo al becchino un ruolo di guida nel momento del passaggio verso l'aldilà.
  • "Dottore dell'Ultima Casa": Qui si fa riferimento al ruolo dell'impresario funebre come colui che aiuta i defunti a trovare la loro "ultima casa", ovvero la sepoltura o il luogo di riposo finale.
  • "Custode del Silenzio": Questo soprannome sottolinea il rispetto e la discrezione richiesti agli addetti alle pompe funebri durante le cerimonie di commiato.
  • "Regista delle Stelle": Questo appellativo può essere usato in riferimento alla preparazione meticolosa delle cerimonie funebri, paragonando il becchino a un regista che guida l'evento.
  • "Professionista del Buio": Qui si gioca con l'idea che il becchino lavori nel "buio" o nell'ombra, essendo coinvolto in aspetti della vita umana spesso considerati misteriosi o tabù.

È fondamentale ricordare che mentre alcuni di questi soprannomi possono essere usati in tono scherzoso o affettuoso, è importante trattare con rispetto la professione degli impresari delle pompe funebri e comprendere l'importanza del loro ruolo nel fornire sostegno alle famiglie in momenti di dolore e perdita.

Il Ruolo Sociale e Culturale degli Impresari delle Pompe Funebri

Indipendentemente dalla denominazione utilizzata, gli impresari delle pompe funebri hanno sempre svolto un ruolo sociale e culturale essenziale nelle comunità. Essi sono stati storicamente responsabili di preparare i corpi dei defunti per la sepoltura o la cremazione, organizzare le cerimonie funebri e fornire supporto emotivo alle famiglie in lutto.

Conclusioni

L'uso del termine "becchino" per designare l'addetto alle pompe funebri sembra avere radici nell'immaginario collettivo legato alla morte e al lutto. Tuttavia, come abbiamo visto, questa figura professionale è stata chiamata in modi diversi a seconda delle culture e delle tradizioni locali. L'importanza sociale e culturale degli impresari delle pompe funebri è stata costante nel corso dei secoli, poiché essi svolgono un ruolo imprescindibile nell'aiutare le persone a fare i conti con la morte e a commemorare i propri cari scomparsi.