Cosa fare dopo il decesso: scoprite quali sono le pratiche burocratiche
Infatti ci si trova a dover affrontare tutta una serie di conseguenze legate alle pratiche burocratiche, dalla segnalazione del decesso ad altre che andiamo a vedere nel dettaglio. Quindi, è bene sapere cosa fare dopo il decesso, così da evitare conseguenze oltremodo tragiche dagli eventi luttuosi.
Certificazione di decesso
Innanzitutto, se il decesso è avvenuto in casa, è necessario convocare il medico curante perchè vada ad accertare le cause della morte. Il medico dovrà anche compilare il certificato di morte su un apposito modulo di sua competenza. Se invece il decesso avviene in ospedale, oppure in casa di riposo, la certificazione di morte sarà a carico della amministrazione ospedaliera. Bisogna anche tenere conto se il defunto è un pensionato inps. A questo punto entra in gioco la figura del medico Necroscopo, incaricato dalla ASL per certificare ulteriormente il decesso. Il medico necroscopo va convocato dopo 15 ore dal decesso e non oltre 30 ore.
Denuncia: cosa fare dopo il decesso
Cosa fare dopo il decesso? Non oltre le 24 ore dal decesso va denunciato il decesso all'Ufficio dello Stato Civile, dichiarando tutti i dati anagrafici esatti del defunto, presentando anche i certificati precedenti. Se si è trattato di morte violenta o improvvisa in luoghi pubblici, bisogna chiamare il 113 e avvertire le Autorità giudiziarie, così che vengano date le disposizioni di rimozione del corpo. Questa procedura va effettuata anche in caso di morte di persone che vivono in condizione di solitudine e che non sono assistite.
Destinazione della salma
A questo punto, rimane da capire cosa fare dopo il decesso: i parenti notificano la destinazione della salma, da scegliersi fra inumazione, tumulazione e cremazione.